Pro e contro del pavimento in legno
Il parquet è uno dei pavimenti per interni più utilizzati in fase di ristrutturazione della casa. Perché tutta questa popolarità? Vediamone insieme i vantaggi e riveliamone qualche difetto.
Punti di forza del pavimento in legno:
- alto valore estetico;
- grande varietà di: finiture, colore, formati, schemi di posa in opera;
- dona naturalezza, calore e comfort a ogni ambiente;
- alto isolamento termico e acustico;
- elevata sensazione tattile e materica (si presta a camminate a piedi scalzi);
- adatto a ogni stile d’arredo (formati ed essenze giocano un ruolo fondamentale nel definire il mood della casa);
- facile da mantenere pulito;
- perfetto anche per ambienti esterni (decking) e per le stanze più umide della casa (bagno e cucina).
Difetti:
- si graffia con facilità;
- necessita di manutenzione poiché si deteriora col tempo;
- si gonfia se si verificano perdite d’acqua;
- con la luce perde negli anni la sua colorazione iniziale essendo un materiale naturale.
Parquet in massello o prefinito?
I pavimenti in legno non sono tutti uguali, si dividono infatti in due grandi categorie: massello e prefinito, ognuna con prerogative differenti. Come scegliere il tipo di parquet più adatto alle proprie esigenze? Andiamo a vedere le caratteristiche di ognuna di queste tipologie.
Pavimento in legno massello:
- tradizionale rivestimento per interni di tipo classico;
- ogni listello, composto interamente da legno nobile, ha uno spessore elevato (circa 2 cm) che obbliga in fase di ristrutturazione alla preliminare demolizione di parte del massetto di sottofondo se ante operam vi era posato un pavimento in ceramica;
- viene fornito grezzo in cantiere (ha un costo di fornitura relativamente basso) e tutte le fasi di messa in opera sono quindi più lunghe e dispendiose e comprendono la levigatura, verniciatura e altri trattamenti manuali di finitura;
- questo “difetto” si trasforma con il passare del tempo in un pregio, in quanto il pavimento può essere ripristinato con opere di manutenzione straordinaria per ritornare al suo originale splendore;
- ottima capacità isolante che però, a causa dell’alto spessore dei listelli non dà la possibilità di adottare moderne soluzioni di riscaldamento a pavimento.
Quali sono le caratteristiche del
parquet prefinito?
- lo spessore delle doghe vede la presenza di due tipi di legno: uno strato nobile nella parte superiore (3/4 mm di spessore), uno strato povero di supporto in quella inferiore, ciò consente di raggiungere formati molto grandi, con plance lunghe anche più di 2 metri e larghe oltre 20 cm;
- viene fornito pronto per la posa in opera, che sarà rapida e economica, ciò impone però un prezzo d’acquisto del materiale abbastanza alto;
- è difficile da ripristinare e si logora con maggiore facilità;
- è il più utilizzato sia per la molteplicità dei formati e delle essenze che per la facilità di posa in opera (incollato o flottante).
In cosa consiste la manutenzione del parquet
Quali consigli per la pulizia e la manutenzione del pavimento in legno?
- per la pulizia ordinaria utilizzare aspirapolvere o scopa elettrica con setole morbide che non graffiano la superficie del parquet;
- il lavaggio ordinario va eseguito con un panno umido e non bagnato e con prodotti delicati specifici per legno (in alternativa provate a utilizzare detergenti per il corpo, profumano e non logorano la superficie);
- se il pavimento è in legno naturale cerato, l’accortezza è quella di passare la cera con regolarità per salvaguardare la lucentezza del rivestimento;
- eseguite i consigli del produttore e del posatore poiché ogni prodotto, ogni essenza, necessita delle dovute attenzioni;
- come già accennato, il parquet tradizionale in massello permette opere di manutenzione straordinaria di ripristino della superficie che vanno eseguite da operatori specializzati, evitate il fai da te.
Le varie essenze
Davvero tante sono le essenze utilizzate per la realizzazione di pavimenti in legno. Tra le più ricercate c’è di certo il rovere, per le sue ampie e armoniose venature e per il suo naturale e caldo color miele, ma anche il bamboo, il wengé e il frassino.
Ma quali sono i criteri per scegliere il parquet ideale?
- in base al colore distingueremo 4 categorie: essenze chiare (abete, faggio, frassino, rovere); brune, come: teak, iroko, olivo, noce, acacia; scure (wengé, ipè) e rosse, tra cui ciliegio, doussié, acero rosa;
- in base alle caratteristiche meccanico-fisiche, poiché ogni legno ha doti tecniche differenti che gli consentono di essere adatto a un contesto piuttosto che a un altro. Tra queste citiamo: durezza, durabilità, ritiro volumetrico e stabilità dimensionale. Per fare un esempio, le essenze esotiche (ipé, teak, jatobà, cumarù) sono particolarmente adatte per le pavimentazioni in legno esterne poiché sono dure e stabili all’umidità e all’attacco di funghi e microorganismi.
- in base allo stile. La scelta dell’essenza più congeniale alla propria casa segue spesso un principio estetico, ci sono parquet che si rifanno per colore e venature a un contesto tradizionale, rustico e classico, (essenze brune e rosse) e altri, come il rovere sopra tutti, che invece sono estremamente attuali e di tendenza, soprattutto per la grande eterogeneità di varianti dimensionali e cromatiche che gli conferiscono look completamente differenti.