Come appendere gli specchi
Con cornice o senza, da parete o da terra, semplici o decorati, integrati in mensole, contenitori o completati da ganci appendiabiti, gli specchi non solo riflettono ciò che li circonda, non solo decorano e arricchiscono pareti grazie alla particolarità della loro forma e/o cornice, ma svolgono anche un ruolo strategico e funzionale.
Come scegliere dunque quello giusto per ogni ambiente?
- In bagno meritano un ruolo da protagonisti posizionati appena sopra il lavabo e devono obbligatoriamente essere inquadrati da un’illuminazione dedicata e direzionale che offra una visione perfetta della propria persona e priva di sgradevoli zone d’ombra. Le specchiere da bagno possono essere retroilluminate o dotate di contenitore integrato, accessoriate con mensole e con più piccoli e rotondi specchi ingrandenti.
- All’ingresso è quasi necessario, utile per un ultimo sguardo prima di uscire e se l’ambiente è piccolo e male illuminato, dona ampiezza, luce e profondità al disimpegno. Spesso lo ritroviamo in soluzioni strutturate composte da svuotatasche e appendiabiti.
- Nella camera da letto i più belli e azzeccati sono gli specchi da terra perché inquadrano interamente la figura. Se lo spazio non è sufficiente per ospitare questa tipologia, vanno bene anche quelli a parete o perché no, adottare un armadio con ante specchiate per ricreare speciali giochi di luci e riflessioni.
Un ruolo di primo piano è svolto certamente dalla cornice (quando c’è) che permette di caratterizzare lo stile di questo complemento d’arredo. In sua assenza, incisioni, decori e serigrafie trasformano una semplice lastra specchiata in un prezioso e creativo oggetto di design.
Dove collocare i tavolini da salotto
Anche se poco ingombrante il tavolino da salotto merita una certa attenzione prima di essere acquistato, poiché il suo design va abbinato al resto dell’arredo e le sue dimensioni e forme proporzionate alla grandezza del living e del divano.
Quali sono quindi gli abbinamenti corretti?
- Tavolino da caffè davanti al sofà, un classico di ogni schema d’arredo, che merita però i giusti accorgimenti. Per un passaggio agevole attorno al divano occorre mantenere una distanza di 60 cm da tutti gli altri arredi presenti. Se il piano d’appoggio ha un’altezza inferiore a quella della seduta, il tavolo può essere usato anche come poggiapiedi.
- Tavolino basso ai lati della seduta. Bellissime le combinazioni con poltrona o chaise longue e lampada da terra, per dar vita a un piccolo angolo lettura e relax. I modelli più appropriati? Quelli dotati di portariviste, contenitore o vassoio.
- L’acquisto in coppia crea uno spazio complesso e dinamico. Il consiglio è quello di scegliere due varianti dello stesso modello, accomunate dallo stesso design ma diverse per dimensione o altezza.
- Per un progetto d’arredo contemporaneo i prodotti più ricercati hanno il piano in prezioso marmo ed esile struttura in metallo dalla geometria essenziale.
- I tavolini rotondi hanno il vantaggio che possono essere posizionati ovunque, poiché privi di spigoli e spesso poco ingombranti.
- I modelli quadrati e rettangolari possono essere addossati a muro e trovare posto anche ai lati delle sedute.
- I tavolini trasformabili fanno parte della categoria dei complementi salvaspazio, poiché all’occorrenza diventano pratici tavoli da pranzo, utili nei monolocali o nei piccoli open space.
- Quelli con ruote sono estremamente versatili poiché passano da una stanza all’altra e dal una postazione all’altra con semplicità, a seconda dei desiderata.
- I modelli in vetro riscuotono un grande successo poiché, scomparendo allo sguardo, si adattano a ogni stile d’arredo.
- Quelli in metallo hanno volumi stilizzati e linee sottili e nascono come accessori moderni. Cromati, colorati, ottonati o satinati, si presentano spesso in abbinamento con piani d’appoggio in legno o pietra naturale.
- I prodotti con piano in legno apportano un tocco di naturalezza all’ambiente e solitamente hanno un look d’impronta scandinava che si sposa bene con un living minimal in total white.